[5] Sankta
è forse uno
fra gli aggettivi più frequenti e pregnanti nell’epopea del primo
esperanto.
Il Discorso programmatico, tenuto da Zamenhof al
primo
Congresso Universale a Boulogne-sur-le-mer il 5 agosto 1905, di cui si
leggerà
l’incipit nella scheda 13,
prosegue così:
Sankta
estas
por ni la hodiaŭa tago. Modesta estas nia kunveno; la mondo ekstera ne
multe
scias pri ĝi, kaj la vortoj, kiuj estas parolataj en nia kunveno, ne
flugos
telegrafe al ĉiuj urboj kaj urbetoj de la mondo; ne kunvenis
regnestroj, nek
ministroj, por ŝanĝi la politikan karton de la mondo, ne brilas luksaj
vestoj
kaj multego da imponantaj ordenoj en nia salono, ne bruas pafilegoj
ĉirkaŭ la
modesta domo, en kiu ni troviĝas; sed tra la aero de nia salono flugas
misteraj
sonoj, sonoj tre mallaŭtaj, ne aŭdeblaj por la orelo, sed senteblaj por
ĉiu
animo sentema: ĝi estas la sono de io granda, kio nun naskiĝas. Tra la
aero
flugas misteraj fantomoj; la okuloj ilin ne vidas, sed la animo ilin
sentas;
ili estas imagoj de tempo estonta, de tempo tute nova. La fantomoj
flugos en la
mondon, korpiĝos kaj potenciĝos, kaj niaj filoj kaj nepoj ilin vidos,
ilin
sentos kaj ĝuos.
Santo è
per noi questo giorno. Il nostro convegno è
modesto; il mondo esterno non ne sa molto e le parole che vi vengono
pronunciate non volano per telegrafo a tutte le città e i Paesi del
mondo, non
si sono radunati né re né ministri per cambiare la carta politica del
mondo,
non brillano abiti sontuosi né profluvio di alte decorazioni nella
nostra sala,
non risuonano colpi di cannone intorno alla casa modesta in cui noi ci
troviamo; ma per l’aria di questa sala volano dei suoni misteriosi,
suoni molto
tenui, non udibili dall’orecchio, ma avvertibili da ogni animo
sensibile: sono
i suoni di qualcosa di grande che ora sta nascendo. Per l’aria volano
misteriosi
fantasmi; gli occhi non li vedono, ma l’animo li sente; sono le
immagini di un
tempo futuro, di un tempo del tutto nuovo. Questi fantasmi voleranno
via nel
mondo, prenderanno corpo e si fortificheranno, e i nostri figli e
nipoti li
vedranno, li sentiranno e ne godranno.
Ritroveremo
ancora il ricorrere
di sankta nel discorso zamenhofiano
al secondo Congresso Universale (Ginevra, 28.08.1906): rimandiamo per
questo alla scheda 41.
Segnaliamo nel frattempo un
utile sito che riporta, nell’origine esperanto, tutti i discorsi di
Zamenhof: http://www.steloj.de/esperanto/paroloj;
per chi avesse bisogno di traduzioni, le può trovare nell’altrettanto
utile
volume curato da Carlo Minnaja, Lazzaro
Ludovico Zamenhof. Antologia, (Federazione Esperantista Italiana,
Milano
2009) in occasione del 150° anniversario della nascita del “Doktoro Esperanto”, inserito dall’UNESCO fra le “grandi personalità”
della cultura.
Ĉirkaŭ
sanktuloj diabloj vagas [238] “I
diavoli girano attorno ai santi”