[14] Baldur Ragnarsson

 

Scrittore islandese (1930-), è attivo nel movimento esperantista dal 1952, membro dell’associazione degli scrittori esperantofoni (EVA, Esperantlingva Verkista Asocio). È stato presidente dell’Associazione Islandese d’Esperanto per molti anni, presiedendo i Concorsi di Letteratura esperantofoni dell’UEA dal 1975 al 1985 e il comitato organizzatore del Congresso Mondiale di Reykjavík nel 1977. È stato vicepresidente dell'UEA con incarichi legati alla cultura e all'educazione dal 1980 al 1986; dopodiché è diventato membro onorario dell'UEA stessa.

Membro della Akademio de Esperanto dal 1979 e redattore di Norda Prismo (1958-1974), ha ricevuto nel 1964 un importante riconoscimento per la produzione originale in esperanto.

Dal 2007, l’associazione degli scrittori esperantofoni lo ha proposto come candidato al premio Nobel per la Letteratura dopo la morte di William Auld.

Ragnarsson ha pubblicato in islandese poesie e libri specialistici sulla lingua islandese. In esperanto due raccolte: Ŝtupoj sen Nomo (“Gradini senza Nome”, 1959) ed Esploroj (“Esplorazioni”, 1974); nel 2007 è apparso La lingvo serena (“La lingua serena”;  Edistudio: Pisa), in sèguito è uscita la raccolta La neceso akceptebla (“La necessità accettabile”, 2008). Riportiamo i titoli dei saggi in esperanto così che vi possiate fare un’idea della varietà di interessi del Nostro (non li traduciamo, così cominciate a entrare nello “spirito della lingua”): La Sagaoj kaj Zamenhof: stabiligaj faktoroj (1982); La Poezia Arto (cinque conferenze tenute in Germania; 1988); Studado de alia lingvo (1982); La proza poemo: la ĝenro, ĝiaj latentoj kaj aplikoj (1987); Cent jaroj de poezio en Esperanto". Memorlibro pri la internacia jubilea Esperanto-konferenco. Cent jaroj de Esperanto-kulturo (1989); Tradukante la antikvan islandan literaturon en Esperanto (“Menade bal püki bal. Festlibro por Reinhard Haupenthal”, 1998); La poezio de la skaldoj (“Festlibro por André Albault”); La fono kaj la fronto: kelkaj konsideroj pri semiotikaj aspektoj de la Esperanta poezio (“Lingva arto, jubileta libro omaĝe al William Auld kaj Marjorie Boulton”, 1999); La poemoj de Armand Su (1993); Kombino de poeta virtuozeco kaj ties instrumento (“Ĉefartikolo pri Poemo de Utnoa de Abel Montagut”, 1994); La lingvo serena (2007).


Renaskiĝo, poemo en prozo

La dolĉo de la momento aperis al ni, fea, ŝvebeca, nekaptebla kiel ombro de ombro.
Kiel ombro de ombro mildas la sonĝo en niaj koroj. Kiel odoro de nevidebla floro. Kiel lunolumo sur fermitaj okuloj.
Kaj ni estas ne plu la samaj. Ni sonĝis nin for, detruis nian materion, nuligis niajn distingojn de noblo kaj malnoblo, kulpo kaj senkulpo, scio kaj nescio.
Ni estas sonĝaj en la realo, realaj en la sonĝo; detruitaj kaj renaskitaj en la sama tempo. Kaj la vortoj ne plu estas vortoj, la tero ne tero, nek la ĉielo, ĉielo.

 
Rinascita, poesia in prosa

La dolcezza del momento ci appare, fatata, impalpabile, inafferrabile come ombra di ombra.
Come ombra di ombra intenerisce il sogno nei nostri cuori. Come profumo d’invisibile fiore. Come luce di luna sugli occhi chiusi.
E noi non siamo più gli stessi. Ci sognavamo lontani, distrutta la nostra materia, annullata la nostra distinzione fra nobiltà e non nobiltà, colpevolezza e incolpevolezza, conoscenza e ignoranza.
Noi siamo sognati nella realtà, reali nel sogno; distrutti e rinati nello stesso tempo. E le parole non sono più parole, la terra non più terra, né il cielo, cielo.

 

Prendendo spunto dalla candidatura di Ragnarsson al Nobel, ricordiamo oggi che Kio bone aspektas, tiun ĉiu elektas [918] (“Ciò che ha un bell’aspetto, tutti lo scelgono”).

 

Federazione Esperantista Italiana

http://www.esperanto.it

Città di Mazara del Vallo

http://www.comune.mazaradelvallo.tp.it

Altro sito

http://