[31] Numeraloj (regulo kvara)
Così recita la regulo kvara: “La
bazaj numeraloj estas unu, du, tri, kvar, kvin, ses, sep, ok, naŭ, dek,
cent,
mil. La dekoj kaj centoj estas formataj per kunigo de la numeraloj. La
ordigaj
numeraloj havas la finaĵon ‘a’ kaj en akuzativo ‘an’.
Non serve più la traduzione, vero? Vi diremo solo, a conferma delle voste intuizioni, che deko significa ‘decina’ (dekoj è il plurale) e cento ‘centinaio’. Kunigo è sostantivo (-o) formato dalla preposizione kun- ampliata con il suffisso causativo -ig- , e significa dunque ‘unione’. Gli ordinali (ordigaj, ossia che si susseguono en ordo, “in un ordine”, secondo la nomenclatura del Fundamento, oppure vicmontraj, “che mostrano il posto in una serie”, secondo un termine entrato nell’uso delle grammatiche più recenti, come la Plena analizo gramatiko de Esperanto {“Grammatica analitica completa dell’esperanto} di G. Waringhien) sono degli aggettivi, e come tali prendono l’uscita -a.
La serie dei numeri cardinali è rappresentata dai
seguenti dodici radicali invariabili:
2 du
3 tri
4 kvar
5 kvin
6 ses
7 sep
8 ok
9 naŭ
10 dek
100 cent
1000 mil
23 dudek tri
197 cent naŭdek sep
661 sescent sesdek unu
1825 mil okcent dudek kvin
382.571 tricent okdek du mil kvincent sepdek unu
0,6 nul komo ses
10,084 dek komo nul okdekkvar
7° sepa
10° deka
13° dektria
26° dudeksesa
1/3 unu triono
1/10 unu dekono
1/100 unu centono
3/7 tri seponoj
Questa è invece la traduzione della vignetta umoristica che abbiamo scelto come immagine d'apertura: “Molti sono superflui. Perché dovremmo
aver bisogno di più di ‘uno’, ‘due’ e ‘molti’? Togli tutti gli altri, e dài un importante
contributo”.