[104] Gugli
Verbo derivante dal motore di ricerca Google, significa “cercare attraverso Google” o anche “usare Google”, nel caso di utilizzo di altri servizi, il termine testimonia la ricettività dell’esperanto nel fare propri nuovi concetti poco dopo il loro sorgere.
L’esperanto, fra le lingue più diffuse in internet, ha, come abbiamo visto, molta vita in rete: dal KIREK ai siti didattici edukado.net e lernu.net, a tutte quelle risorse che abbiamo già avuto modo di citare, e che citeremo, in queste schede. Una Virtuala Esperanto-Biblioteko {“Biblioteca Virtuale Esperanto”} (http://www.esperanto.net/veb) aiuta a orientarsi nelle più significative risorse offerte dal web, e un utilissimo vocabolario online (http://www.swahili.it/glossword) è pronto ad aiutare coloro che possono avere ancora difficoltà a comprendere i testi in lingua, che a loro volta si possono reperire in un corpus elettronico ricercabile che riunisce gli scritti fondamentali: il Tekstaro de Esperanto (http://www.tekstaro.com). E per chi non avesse sempre disponibile una connessione, esiste anche un vocabolario esperanto-italiano in versione software, “hVortaro”, basato sul Vocabolario di Carlo Minnaja (1996), facilmente installabile e scaricabile da http://hvortaro.altervista.org. Un ulteriore utile sito informativo internazionale è http://www.esperanto.net.
Internet offre anche la possibilità di connessioni sempre più rapide e fattive tra gli esperantisti sparsi in tutto il mondo. Molti filmati, amatoriali e professionali, si possono trovare su YouTube (ad esempio sul canale http://www.youtube.com/esperantoitalia), mentre un ottimo strumento per dialogare in tempo reale con altri esperantisti è Babilejo.org (http://www.babilejo.org). È disponibile un intero film-documentario, The Universal Language di Sam Green, a http://esperantodocumentary.com. In Italia si può contare su Nova Sento in Rete (http://nsir.esperantoitalia.it), un servizio della Federazione Esperantista Italiana e della Gioventù Esperantista Italiana, nato nell’agosto del 1997 con lo scopo di raccordare gli esperantisti italiani con un bollettino rapido e flessibile e di fornire informazioni a chi si avvicina al movimento. Qui chiunque può chiedere la pubblicazione di annunci, articoli o altri contributi, a condizione che essi siano relativi al movimento; in particolare sono graditi annunci volti al coordinamento degli esperantisti e quelli relativi a iniziative e incontri sul tema.
Alla data del 15 giugno 2008 l'edizione in esperanto di Wikipedia (Vikipedio, http://eo.wikipedia.org) aveva raggiunto la quota altamente simbolica di 100 000 voci pubblicate in lingua, in un progetto ufficialmente pubblicato il 2 gennaio 2002, appena sei anni e mezzo prima. Oggi il conteggio ha già superato quota 170.000 (171.576 al 31 ottobre 2012). Si possono leggere interessanti informazioni e notizie sul progetto in http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia_in_esperanto. Ricordiamo poi che sono disponibili interfacce in esperanto sia per Google che per Facebook, nonché per il sistema operativo Linux (http://esperantocastelliromani.wordpress.com/2011/06/16/linux-in-esperanto).
Se la rete di internet può evocare, fra tanti contrastanti sentimenti, anche quello di una soluzione “democratica” alla “babele” (non solo linguistica) contemporanea, attraverso una serie di potenzialità che vanno dall’accesso informativo senza barriere alle multi-traduzioni automatiche (che hanno i loro limiti, ma anche indiscutibi vantaggi), e che offrono considerevole supporto al problema sempre più attuale della tutela e del rispetto delle minoranze, si colgono bene le potenziali analogie con il “sogno” di Zamenhof. E anche se il web non propone come soluzione una lingua universale, internazionale, ma una possibilità di multilinguismo, si capisce bene come esso possa essere una piattaforma ottimale anche per la diffusione e lo sviluppo dell’esperanto. Che, fra l’altro, come visto, è stato suggerito come lingua internazionale dell’informatica: non a caso proprio dall’esperanto muove il progetto Komputeko (Prikomputila terminokolekto, “collezione di termini informatici”), finalizzato a raccogliere il lessico informatico di quante più lingue possibili, allo scopo di favorire l’uso di parole corrette nelle traduzioni. Il sito, veramente innovativo, è http://komputeko.net. Un altro sito simile da esplorare, sul tema, è http://komputilo.org.
Giocando sul significato metaforico della
“rete”, proponiamo oggi questo proverbio: Virina rideto pli
kaptas ol reto [2568] “Il sorriso
di una donna cattura più di una rete”.