[73] Regulo dekdua
Così recita la regula dodicesima
dell’esperanto: Se en frazo estas alia nea
vorto, forlasu la “ne”, “Se in una
frase c’è un’altra parola negativa, non usare la particella ne”
che è quella che identifica la
negazione; Ciò vale a dire che in esperanto non è ammessa la doppia
negazione
con senso rafforzativo, come a volte accade invece in italiano (“non
c’è
niente” etc.). Dal sito http://it.lernu.net/lernado/gramatiko/konciza/negacio.php
apprendiamo l’uso delle negazioni in esperanto:
Ne
- non
Mi ne estas juna
io non sono
giovane
Ne, mi ne
volas
no, io non
voglio
Si mette ne davanti alla parola
negata. Normalmente davanti al verbo, ma
anche davanti ad altre parole:
La hundo ne volas veni il cane non vuole venire
Mi manĝas ne pomon, sed piron io non mangio una mela, ma una pera
Per negare si possono usare anche
le parole correlative Neni-
[> 38]
Mi
komprenas nenion
(Non)
ho capito nulla
Mi neniam
estis tie
Io
(non) sono mai stato là
Una parola Neni- nega sempre l'intera frase. La doppia
negazione renderebbe
positiva la frase.
Mi ne faras nenion Io non faccio niente
(il significato però è “io faccio qualcosa”)
Mi ne povas ne veni Io non posso non venire (quindi vengo)
Dopo un'altra parola di negazione a
volte viene usata la congiunzione nek,
che significa ankaŭ ne (“neanche”).
Mi
ne vidis lin, nek lian patron
Io
non ho visto lui, e nemmeno suo padre.
Neniu leciono
nek prelego plaĉis al ŝi
Non le è piaciuta nessuna lezione, nemmeno la relazione.
Un doppio nek significa kaj ne
(“né”).
Mi
vidis nek lin, nek lian patron
Io (non) ho visto né lui, né suo padre
Mi ŝatas nek
drinki nek fumi
(Non)
mi piace né bere né fumare